I Dati Ufficiali

Logo del Comune di ArenzanoDati Generali

Amministrazione del Comune di Arenzano
Partita IVA / Codice Fiscale: 00449500107

Sede - Via Sauli Pallavicino, 39
16011 Arenzano (GE)


Codice iPA ( INDICEPA ) Amministrazione


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CODICE ISTAT DEL COMUNE


Conto Corrente Bancario

Conti Correnti Postali


Popolazione

POPOLAZIONE LEGALE AL CENSIMENTO 2011
11.584
(di cui 5.507 maschi - 6.077 femmine)

* * *
POPOLAZIONE AL 01/01/2012 (rielaborata in base alle risultanze censuarie)
11.556
(di cui 5.487 maschi e 6.069 femmine)

Nati nellanno 75
Deceduti nellanno 154
Saldo naturale -79

Immigrati nellanno 440
Emigrati nellanno 351
Saldo migratorio +89

Rettifiche post-censuarie in diminuzione -15
Rettifiche post censuarie in aumento +62

POPOLAZIONE AL 31/12/2012
11.613
(di cui 5.499 maschi e 6.114 femmine)

Nuclei familiari 5.633
Comunità/convivenze 7

* * *

POPOLAZIONE AL 01/01/2013
11.613
(di cui 5.499 maschi e 6.114 femmine)

Nati nellanno 62
Deceduti nellanno 136
Saldo naturale -74

Immigrati nell'anno 375
Emigrati nell'anno 325
Saldo migratorio +50

Rettifiche post-censuarie in diminuzione -18
Rettifiche post-censuarie in aumento +32

POPOLAZIONE AL 31/12/2013
11.603
(di cui 5.499 maschi e 6.104 femmine)
(di cui 345 stranieri: 116 maschi e 229 femmine)

Nuclei familiari 5.612
Comunità/convivenze 8

di cui:


* * *

Livello di istruzione della popolazione residente:

 

Territorio

Superficie in Kmq. 24,59
Altitudine s.l.m. : minima ==
Altitudine s.l.m. : massima 1.183

Geologia:
Il territorio di Arenzano confina ad est con il Comune di Genova e ad ovest con il Comune di Cogoleto sorgendo a metà strada fra Genova e Savona, sulla riviera Ligure di Ponente. Il suo territorio si estende dalla costa al crinale del massiccio del Beigua raggiungendo in breve spazio oltre mille metri di altitudine. Il suo territorio in gran parte montuoso, ha diverse cime che superano i mille metri (Monte Reixa 1183, Monte Rama 1148, Monte Argentea 1082) Esso e' costituito dai bacini principali del T. Lerone, il cui corso e' confine con il comune di Cogoleto a ponente, del T. Lissolo e del T. Cantarena.
In prossimità della costa si individua il Promontorio di Arenzano, elemento isolato geologicamente e morfologicamente. La costituzione geologica e' molto complessa essendo presenti le formazioni ed i tipi litologici differenziati come età, genesi, evoluzione e associazione strutturale, che caratterizzano tutta la Liguria centroccidentale e, in particolare, il cosiddetto "Gruppo di Voltri" di cui il massiccio del Beigua rappresenta il nucleo. Le pendici del Beigua sono composte da termini prevalentemente ofiolitici giurassico-cretacei mentre il Promontorio di Arenzano e' costituito da rocce più antiche, premesozoiche fino a triassiche. Fra i due sistemi si inserisce il complesso sedimentario pliocenico depositatosi in una struttura a graben. I primi rilievi collinari, compreso il Promontorio di Arenzano, sono poi stati modellati dal mare fino a quote attualmente anche superiori ai 100 metri durante le oscillazioni glaucioeustatiche pleistoceniche che si sono accompagnate a neostrutture prevalentemente distensive. In quest'area sono presenti terreni appartenenti a diverse unità paleografiche associate in prossimità del limite della giunzione fra ambiente alpino ed appenninico in seguito alla chiusura di un originario bacino marino ligure-piemontese. Nell'ambito dell'evoluzione tettonica di detto bacino il Gruppo di Voltri assume importanza preminente dal punto di vista geodinamico. Nell'ipotesi di Haccard et Alii (1972), la struttura e' caratterizzata da importanti traslazioni della crosta oceanica ligure sulla zona piemontese. La falda ofiolitica e' rappresentata da diverse unità(Chiesa et alii, 1975) che comprendono: - elementi di crosta continentale prealpini ("cristallino"del Promontorio di Arenzano); - sequenze mesozoiche di quarziti, calcari dolomitici e peliti (trias) associate alle presedenti; - sequenze mesozoiche di crosta oceanica (ofioliti) costituite da termini femici e ultrafemici con subordinate sequenze vulcanosedimentarie (calcescisti). Le metamorfiti ultrafemiche sono rappresentate da serpentinoscisti e serpentiniti prevalenti con relitti paragenetici e strutturali di iherzoliti. Le metamorfiti femiche sono metagabbri e rocce eclogitiche. Le metamorfiti vulcano-sedimentarie sono calcescisti con livelli di calcari cristallini ed intercalazioni di metagabbri, prasiniti e quarzoscisti. - brandelli di mantello iherzolitico con tettoniti, harzburgiti e duniti parzialmente serpentinizzate.
Il "cristallino" di Arenzano e' una scaglia addossata al margine meridionale del Gruppo di Voltri ma da esso separata da una evidente discontinuità tettonica con presenza di miloniti e di sottili lame quarzitiche e calcareo dolomitiche. Studi specifici condotti da Cortesogno e Forcella (1978) indicano trattarsi di un complesso con metamorfismo pre-alpino di alta pressione e temperatura medio-alta cui si sovraimpone un metamorfismo alpino a scisti verdi. Il Promontorio ha una forma grossolanamente troncopiramidale sormontata da un esteso terrazzamento marino con ciottolami e sabbie; esso e' solcato da un reticolo idrografico radiale controllato da fratture. Il rilievo e' delimitato da faglie di cui quella settentrionale costituisce il margine del graben pliocenico prima citato. Come già detto, al lembo sialico di Arenzano appartengono associazioni litologiche riferibili ad una crosta continentale pre-mesozoica metamorfica e sequenze di piattaforma debolmente metamorfiche.
Si distinguono: anfiboliti, gneiss e micascisti, blastomiloniti, metaarenarie e metaconglomerati, quarziti, dolomie e calcari dolomitici, scisti filladici simili ai calcescisti dei complessi ofiolitici. Nel Pliocene si attiva una tettonica rigida distensiva che interessa l'intero margine tirrenico e porta allo sprofondamento del golfo ligure. Il collasso avviene con formazione di strutture e horst e graben orientati circa parallelamente alla costa. Il mare si addentra nelle insenature e nelle valli longitudinali del margine tirrenico dove sedimentano marne, argille, sabbie e conglomerati. Gli affioramenti pliocenici della zona di Terralba e di Arenzano sono a contatto per faglia sia con le unitàofiolitiche a nord sia con il cristallino del Promontorio a sud. I sedimenti sono costituiti da prevalenti marne grigio-azzurre con i livelli arenaceo marnosi. La loro giacitura e' uniforme con immersione verso sud ed inclinazione da 10 a 15 gradi con lievi ondulazioni. Altri sistemi di faglie distensive plioquaternarie intersecano poi le strutture precedenti generando fenomeni di cattura e deviazione dei tronchi fluviali (in particolare il Lerone).
La morfologia, con queste premesse geodinamiche, non poteva che essere altrettanto complicata. Le condizioni litologiche, ma soprattutto quelle tettoniche, condizionano a tutte le scale l'orografia. L'andamento dell'idrografia e' controllato soprattutto dalle strutture distensive recenti con relitti di quelle primarie. Lo stato generale di intensiva fratturazione, unito alla elevatissima energia del rilievo genera anche forme di instabilita'antiche e recenti (per erosione e gravità), a volte quiescenti, che investono con grande evidenza tutta la zona montana del territorio, risparmiando solo parte delle zone pedemontane meridionali e la porzione centrale dell'abitato. Anche la costa non e' esente da instabilita' nelle falesie all'intorno del Pizzo e localmente in quelle del fronte sud del Promontorio.
La condizione climatica locale e' altrettanto peculiare poiché, con i sensibili sbalzi di quota, alla piovosità ordinaria già mediamente elevata (oltre 2000 mm. annui sul Beigua, 1300 mm. in prossimità della costa) si aggiunge un importante contributo delle cosiddette "precipitazioni occulte", dovute alla condensazione diretta dell'umidità' atmosferica contenuta nelle masse d'aria, soprattutto di provenienza meridionale, che risalgono le pendici del Beigua raffreddandosi e che spesso stazionano a lungo alle quote medio-alte. Di qui la relativa abbondanza di acque superficiali e la discreta intensità della circolazione ipodermica all'interno delle fratture della roccia. Da qui l'accentuata attività erosiva delle acque di ruscellamento e di quelle incanalate in solchi torrentizi fortemente incisi. Il modellamento superficiale e'accelerato dallo stato di degradazione delle rocce che risentono facilmente dei fenomeni termoclastici e crioclastici che generano o ampliano le fratture latenti o beanti degli ammassi rocciosi. Fattori fondamentali del clima locale sono l'immediato ed esteso contatto con un mare ampio, aperto e profondo, la sua esposizione a mezzogiorno, favorita dai venti umidi e tiepidi, la protezione orografica dai venti del nord, i quali giungono meno freddi per effetto "fohen" (riscaldamento dinamico dovuto alla discesa dal crinale al mare). Ne risultano pertanto condizioni climatiche privilegiate, con temperature invernali miti, ed escursioni termiche piuttosto limitate in tutte le stagioni.

Rilievi montagnosi o collinari:
La quasi totalità del terreno e' rappresentata dal sistema dell' Appennino Ligure che degrada in alcuni punti fino al mare con 73
monti dei quali 23 sopra i 1.000 metri.

Parchi:
172.000 mq. di parchi urbani.
Sito nel territorio comunale è l'ampio parco della Villa Negrotto Cambiaso, ricco di magnolie, palme, aceri, cipressi, pini, tassi, canfore, e cedri del Libano. In altri parchi del territorio comunale trovano dimora vari esemplari di pini , magnolie e numerosi alberi monumentali secolari (lecci e cipressi).

Oasi di protezione naturale:
Il territorio di Arenzano è compreso all'interno del Parco Naturale Regionale del Monte Beigua Foresta demaniale - Parco Regionale del Beigua mq. 19.120.000

Aree boschive:
22.000.000 di mq. comprensivi del Parco del Beigua, vasta area protetta della Liguria, ricca di boschi e praterie d'alta quota. Nell'area del Comune è stato individuato un sito di importanza comunitaria (SIC) di grande valore ambientale.(Beigua - Monte Dente - Gargassa - Pavaglione)

Risorse idriche:
Laghi: n. 29 laghi e laghetti.
Fiumi e torrenti: n. 77 tra torrenti e rii dei quali i più significativi sono il torrente Cantarena m. 4000, il torrente Lerca m.3800, il torrente Lerone m. 4500, il torrente Lissola m. 3100, il torrente Lupara m. 3000, il torrente S. Martino m. 1300.
Sorgenti: n. 80 tra sorgenti e fonti.

Strade:
Strade statali Km. ==
Strade provinciali Km. 6,00
Strade comunali Km. 29,00
Strade vicinali Km. 94,20
Autostrade Km. 4,00

Notizie di igiene ambientale:
Fonti di inquinamento: industriale attività pregressa Stoppani in corso di bonifica - civile (veicolare, scarichi fognari).

Fonti di approvvigionamento idrico: sorgenti, sbarramenti, corsi d'acqua, derivazioni di acquedotto De Ferrari-Galliera, pozzo trivellato.

L'acquedotto comunale di Arenzano e' servito dalle acque superficiali captate in località Vallescura e dalle sorgenti Ruggi, Sisaee e Persico. Le acque di Vallescura sono potabilizzate nel serbatoio Bardella, le altre acque nel serbatoio Curlo. In caso di necessità si attiva il pozzo di via Veneto, le cui acque sotterranee sono potabilizzate nel serbatoio della Bicocca. Questo sistema nel periodo invernale e' incrementato dall'acquedotto De ferrari - Galliera. La gestione del servizio idrico è stata affidata dall'ATO genovese ad AMGA s.p.a. che si avvale del gestore operativo AMTER s.p.a.

La qualità delle acque destinate al consumo umano e' periodicamente monitorata e verificata dall'ARPAL di Genova.
Caratteristica delle acque di Arenzano e' il basso contenuto di sali di calcio e magnesio, il grado di durezza e' sempre inferiore ai 15°F, le acque sono classificate dolci.

La rete fognaria comunale e' del tipo a "Fognatura separata", le acque bianche e le acque nere sono infatti convogliate in collettori diversi.

Lunghezza e vetustà della rete fognaria: il 70 circa e' stato costruito intorno al 1966 ed il restante 30 tra il 1970 ed il 1996 (nera).

Caratteristiche sistema fognario: separato e depuratore. La lunghezza totale della fognatura comunale di Arenzano è di circa 28 chilometri. In caso di prolungata mancanza di erogazione elettrica e quindi di disattivazione delle pompe scarico a mare, viene attivato uno scarico di emergenza la cui condotta ha una lunghezza di 200 metri.

Grado depurazione acque reflue: trattamento primario.
I liquami provenienti dalla rete fognaria confluiscono in un impianto di depurazione che effettua un trattamento primario che consiste in filtrazione grossolana e fine, dissabbiatura, disoleazione ed eventuale disinfezione. I liquami vengono poi scaricati in mare tramite una condotta sottomarina di 1166 metri di lunghezza, 400 millimetri di diametro e di una profondità media di 52 metri.
La gestione del servizio di fognatura e di depurazione è stata affidata dall'ATO genovese ad AMGA s.p.a. che si avvale del gestore operativo AMTER s.p.a.

L'esistente depuratore di tipo primario sarà sostituito con depuratore di tipo terziario intercomunale a servizio dei comuni di Arenzano, Cogoleto e Ge-Vesima.

Rete fognaria delle acque meteoriche (acque bianche):
Questa rete fognaria raccoglie solo le acque meteoriche ed e' formata da brevi tronchi di condotta, che sono convogliati direttamente nei rii di divallamento, nei torrenti o in mare. Esiste una regolare manutenzione dei tratti di condotta menzionati. La lunghezza complessiva della rete fognaria bianca e' di circa 11 chilometri.

Presso gli uffici comunali e' comunque a disposizione una planimetria complessiva della fognatura comunale.

Strumenti urbanistici e programmatori vigenti:
Piano regolatore approvato con DPGR n. 6 del 25.01.2001. S.A.: PP ex Hotel Roma, PP Migliarini, PP Terralba zona C1, PP Gramatica, PP Terralba, Ristrutturazione Porto. Piani sovracomunali: PTCP - PTC Provinciale - Piano sviluppo forestale, Parco del Beigua, Piano della Costa, Piano delle Cave, Piano di Sviluppo della Comunità Montana Argentea, Piano di bacino.

Piano Insediamenti Produttivi: Piano delle attività commerciali, Piano dell'acustica, approvato.

Il principale strumento di controllo e di programmazione territoriale è il PRG, ossia il Piano Regolatore Generale. In caso di nuove costruzioni o di ristrutturazioni industriali e civili, l'Amministrazione, applicando il Regolamento edilizio comunale tiene conto delle zone di vincolo paesaggistico. Gli abusi edilizi sono trattati ai sensi delle vigenti leggi.

Classificazione di montanità:
SIi, in base alla legge del 03.12.1971 n. 1102, Comunità Montana.

Classificazione di sismicità:
NO, in base alla legge regionale del 21.07.1983 n. 29 e successive modificazioni.

Fonte dei dati: Relazione Previsionale e Programmatica al Bilancio 2009