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Utilizzo dei siti web del Comune di Arenzano e dei servizi connessi:Per il ruolo di Data Protecion Officer (DPO), secondo quando previsto dal Regolamento UE 2016/679:
Cognome: Fusario
Nome: Mario Antonio Massimo
Tel 071 2411895
Email: avv.fusario@gmail.com
PEC: marioantoniomassimo.fusario@pec-ordineavvocatiancona.it
REGISTRO DEI TRATTAMENTI (IN VIA DI AGGIORNAMENTO)
Delibera di C.C. n. 31 del 07.11.2005 come modificata con delibera del Commissario Prefettizio n. 106 dell'11.05.2007
N° scheda |
Denominazione del trattamento |
1 |
Personale - Gestione del rapporto di lavoro del personale impiegato a vario titolo presso il Comune |
2 |
Personale / Gestione del rapporto di lavoro del personale impiegato a vario titolo presso il Comune - attività relativa al riconoscimento di benefici connessi all'invalidità civile per il personale e all'invalidità derivante da cause di servizio, nonché da riconoscimento di inabilità a svolgere attività lavorativa |
3 |
Servizi demografici / Anagrafe - gestione dell'anagrafe della popolazione residente e dell'anagrafe della popolazione residente all'estero (AIRE) |
4 |
Servizi demografici / Stato civile – Attività di gestione dei registri di stato civile |
5 |
Servizi demografici / Elettorale - attività relativa all'elettorato attivo e passivo |
6 |
Servizi demografici / Elettorale - attività relativa alla tenuta degli albi degli scrutatori e dei presidenti di seggio |
7 |
Servizi demografici / Elettorale - attività relativa alla tenuta dell'elenco dei giudici popolari |
8 |
Servizi demografici / Leva - attività relativa alla tenuta del registro degli obiettori di coscienza |
9 |
Servizi demografici / Leva - attività relativa alla tenuta delle liste di leva e dei registri matricolari |
10 |
Servizi sociali - Attività relativa all'assistenza domiciliare |
11 |
Servizi sociali - Attività relativa all'assistenza scolastica ai portatori di handicap o con disagio psico-sociale |
12 |
Servizi sociali - Attività relativa alle richieste di ricovero o inserimento in Istituti, Case di cura, Case di riposo, ecc |
13 |
Servizi sociali - Attività ricreative per la promozione del benessere della persona e della comunità, per il sostegno dei progetti di vita delle persone e delle famiglie e per la rimozione del disagio sociale |
14 |
Servizi sociali - Attività relativa alla valutazione dei requisiti necessari per la concessione di contributi, ricoveri in istituti convenzionati o soggiorno estivo (per soggetti audiolesi, non vedenti, pluriminorati o gravi disabili o con disagi psico-sociali) |
15 |
Servizi sociali - Attività relativa all'integrazione sociale ed all'istruzione del portatore di handicap e di altri soggetti che versano in condizioni di disagio sociale (centro diurno, centro socio educativo, ludoteca, ecc.) |
16 |
Servizi sociali - Attività di sostegno delle persone bisognose o non autosufficienti in materia di servizio pubblico di trasporto |
17 |
Servizi sociali - Attività relativa alla prevenzione ed al sostegno alle persone tossicodipendenti ed alle loro famiglie tramite centri di ascolto (per sostegno) e centri documentali (per prevenzione) |
18 |
Servizi sociali - Attività relativa ai servizi di sostegno e sostituzione al nucleo familiare e alle pratiche di affido e di adozione dei minori |
19 |
Servizi sociali - Attività relativa ai trattamenti sanitari obbligatori (T.S.O.) ed all'assistenza sanitaria obbligatoria (A.S.O.) |
20 |
Servizi sociali - Attività relative alla concessione di benefici economici, ivi comprese le assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica e le esenzioni di carattere tributario |
21 |
Istruzione e cultura - Attività relativa alla gestione degli asili nido comunali e dei servizi per l'infanzia e delle scuole materne elementari e medie |
22 |
Istruzione e cultura - Attività di formazione ed in favore del diritto allo studio |
23 |
Istruzione e cultura - Gestione delle biblioteche e dei centri di documentazione |
24 |
Polizia municipale - Attività relativa all'infortunistica stradale |
25 |
Polizia municipale - Gestione delle procedure sanzionatorie |
26 |
Polizia municipale - Attività di polizia annonaria, commerciale ed amministrativa |
27 |
Polizia municipale - Attività di vigilanza edilizia, in materia di ambiente e sanità, nonché di polizia mortuaria |
28 |
Polizia municipale - Attività relativa al rilascio di permessi per invalidi |
29 |
Rilascio delle licenze per il commercio, il pubblico esercizio, l'artigianato e la pubblica sicurezza |
30 |
Avvocatura - Attività relative alla consulenza giuridica, nonché al patrocinio ed alla difesa in giudizio dell'amministrazione nonché alla consulenza e copertura assicurativa in caso di responsabilità civile verso terzi dell'amministrazione |
31 |
Politiche del lavoro - Gestione delle attività relative all'incontro domanda/offerta di lavoro, comprese quelle relative alla formazione professionale |
32 |
Gestione dei dati relativi agli organi istituzionali dell'ente, dei difensori civici, nonché dei rappresentanti dell'ente presso enti, aziende e istituzioni |
33 |
Attività politica, di indirizzo e di controllo, sindacato ispettivo e documentazione dell'attività istituzionale degli organi comunali |
34 |
Attività del difensore civico comunale |
35 |
Attività riguardante gli istituti di democrazia diretta |
Introduzione
1. Il contesto normativo di riferimento
Il Regolamento Generale sulla Protezione dei dati personali (Regolamento UE 679/2016 - di seguito indicato “RGPD”) è un atto con il quale la Commissione europea intende rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali dei cittadini, sia all’interno che all’esterno dei confini dell’Unione europea. Il testo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 4 maggio 2016, diventerà definitivamente applicabile in via diretta in tutti i Paesi UE a partire dal 25 maggio 2018.
Il RGPD è parte del cosiddetto “Pacchetto protezione dati personali”, l’insieme normativo che definisce un nuovo quadro comune in materia di tutela dei dati personali per tutti gli Stati membri dell’UE e comprende anche la Direttiva in materia di trattamento dati personali nei settori di prevenzione, contrasto e repressione dei crimini. Dal 25 maggio 2018 dunque, anche per gli enti locali, il RGPD andrà a sostituire la direttiva sulla protezione dei dati (ufficialmente Direttiva 95/46/EC) istituita nel 1995.
Nell’ambito del nuovo quadro normativo che la Commissione europea ha voluto delineare e al quale gli Stati membri devono conformarsi, l’Italia ha recepito i nuovi principi attraverso l’art. 13 della legge n. 163/20171, entrata in vigore il 21 novembre 2017, che ha attribuito al Governo la delega ad adottare (entro 6 mesi) uno o più provvedimenti rivolti a:
- abrogare le disposizioni del Decreto Legislativo n. 196/2003 (l’attuale Codice Privacy) che siano in contrasto o comunque incompatibili con la nuova disciplina europea in tema di trattamento di dati personali e a modificarlo al fine di dare puntuale attuazione alle disposizioni del RGPD;
- valutare l’opportunità di avvalersi dei poteri specifici del Garante per la protezione dei dati personali (di seguito Garante Privacy) affinché adotti provvedimenti attuativi e integrativi volti al perseguimento delle finalità previste dal RGPD;
- adeguare l’attuale regime sanzionatorio, a livello penale e amministrativo, alle disposizioni del RGPD, al fine di garantire la corretta osservanza della nuova normativa.
Tali decreti legislativi non sono stati ancora approvati in questa legislatura, tuttavia si sottolinea che essendo il Regolamento europeo direttamente applicabile in tutti gli Stati membri, dal 25 maggio 2018 la nuova disciplina in materia di privacy entrerà comunque in vigore.
Infine, si segnala che in merito all’attuazione dell’art. 28 della legge 20 novembre 2017 n. 167 (entrata in vigore il 12 dicembre 2017), che modifica i rapporti tra titolare e responsabile del trattamento dei dati personali, stabilendo che gli stessi siano stipulati in forma scritta, si è in attesa dei modelli che saranno definiti dal Garante Privacy.
Dunque, per un adeguamento coerente dell’intera nuova disciplina prevista dal Regolamento UE, occorrerà comunque attendere l’emanazione dei suddetti decreti legislativi e delle indicazioni del Garante Privacy, di cui l’ANCI darà puntuale informativa.
2. Il nuovo Regolamento UE sulla protezione dei dati personali
Le disposizioni contenute nel nuovo Regolamento europeo per la protezione dei dati personali impongono alle Pubbliche Amministrazioni di assicurare, come già detto, entro il 25 maggio 2018, l’applicazione tassativa della normativa europea sul trattamento dei dati, la cui responsabilità ultima cade sul titolare del trattamento, figura che negli enti locali è ricoperta dal Sindaco.
Pur essendo l’Italia già dotata di una normativa nazionale particolarmente stringente e simile, nei principi, all’impianto del nuovo Regolamento europeo e, pur avendo i Comuni già posto in essere quanto previsto dalla previgente disciplina nazionale, si evidenzia, tuttavia, che il percorso di attuazione delle nuove disposizioni potrebbe presentare, per le Amministrazioni locali, soprattutto quelle di minori dimensioni demografiche, difficoltà operative.
L’adozione delle disposizioni contenute nel Regolamento europeo, infatti, incide notevolmente sulla loro organizzazione interna, modificandone gli assetti strutturali, in quanto richiederà la ricognizione e la valutazione delle misure di sicurezza normative, organizzative e tecnologiche, già adottate dagli enti a tutela della privacy.
Le principali novità introdotte dal Regolamento Generale sulla Protezione dei dati personali (RGPD), che saranno più diffusamente approfondite nel Quaderno, possono essere così sintetizzate:
- è introdotta la responsabilità diretta dei titolari del trattamento in merito al compito di assicurare, ed essere in grado di comprovare, il rispetto dei principi applicabili al trattamento dei dati personali;
- definita la nuova categoria di dati personali (i c.d. dati sensibili di cui al precedente Codice Privacy);
- viene istituita la figura obbligatoria del Responsabile della protezione dei dati, incaricato di assicurare una gestione corretta dei dati personali negli enti. Tale figura può essere individuata tra il personale dipendente in organico, oppure è possibile procedere a un affidamento all’esterno, in base a un contratto di servizi;
- viene introdotto il Registro delle attività del trattamento ove sono descritti i trattamenti effettuati e le procedure di sicurezza adottate dall’ente. Il Registro dovrà contenere specifici dati indicati dal RGPD;
- viene richiesto agli enti l’obbligo, prima di procedere al trattamento, di effettuare una valutazione di impatto sulla protezione dei dati. Tale adempimento è richiesto quando un tipo di trattamento può presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche. (Si pensi, ad esempio, ai dati ottenuti dalla sorveglianza di zone accessibili al pubblico).
2.1.1 I soggetti
Il RGPD ridisegna, in particolare, il ruolo, i compiti e le responsabilità del Titolare e del Responsabile del trattamento dei dati personali in relazione ai nuovi principi e strumenti introdotti dallo stesso e individua la nuova figura del Responsabile della protezione dei dati.
- Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento (cioè il Sindaco o suo delegato) dei dati personali raccolti o meno in banche dati, automatizzate o cartacee, è responsabile del rispetto dei principi applicabili al trattamento di dati personali stabiliti dall’art. 5 del RGPD: liceità, correttezza e trasparenza; limitazione della finalità; minimizzazione dei dati; esattezza; limitazione della conservazione; integrità e riservatezza. A tali fini mette in atto misure tecniche ed organizzative adeguate per garantire, ed essere in grado di dimostrare, che il trattamento di dati personali sia effettuato in modo conforme al RGPD. Le misure sono definite fin dalla fase di progettazione e messe in atto per applicare in modo efficace i principi di protezione dei dati e per agevolare l’esercizio dei diritti dell’interessato stabiliti dagli articoli 15-22 RGPD, nonché le comunicazioni e le informazioni occorrenti per il loro esercizio.
- Responsabile del trattamento
Uno o più Dirigenti/Quadri/Responsabili di U.O. delle strutture di massima dimensione in cui si articola l’organizzazione del Comune, è nominato Responsabile del trattamento di tutte le banche dati personali esistenti nell’articolazione organizzativa di rispettiva competenza. Il Responsabile deve essere in grado di offrire garanzie sufficienti in termini di conoscenza specialistica, affidabilità e risorse, per mettere in atto le misure tecniche e organizzative di cui all’art. 5 rivolte a garantire che i trattamenti siano effettuati in conformità al RGPD. E’ consentita la nomina di sub-responsabili del trattamento (gli incaricati del trattamento nel Codice Privacy) da parte di ciascun responsabile del trattamento per specifiche attività di trattamento, nel rispetto degli
stessi obblighi contrattuali che legano il Titolare ed il Responsabile primario; le operazioni di trattamento possono essere effettuate solo da incaricati che operano sotto la diretta autorità del Responsabile attenendosi alle istruzioni loro impartite per iscritto che individuano specificatamente l’ambito del trattamento consentito. Il Responsabile risponde, anche dinanzi al Titolare dell’inadempimento, dell’operato del subresponsabile, anche ai fini del risarcimento di eventuali danni causati dal trattamento, salvo dimostri che l’evento dannoso non gli è in alcun modo imputabile e che ha vigilato in modo adeguato sul suo operato.
- Responsabile della protezione dati
L’istituzione della nuova figura del Responsabile della protezione dei dati (in seguito indicato con “RPD”) è, come già detto, la principale novità normativa del Regolamento europeo che mira la potenziamento del controllo dell’efficacia e della sicurezza dei sistemi di protezione dei dati personali.
Il Responsabile della protezione dei dati è incaricato, infatti, dei seguenti compiti:
a) informare e fornire consulenza al Titolare ed al Responsabile nonché ai dipendenti che eseguono il trattamento in merito agli obblighi derivanti dal RGPD e dalle altre normative relative alla protezione dei dati. In tal senso il RPD può indicare al Titolari e/o al Responsabile i settori funzionali ai quali riservare un audit interno o esterno in tema di protezione dei dati, le attività di formazione interna per il personale che tratta dati personali, e a quali trattamenti dedicare maggiori risorse e tempo in relazione al rischio riscontrato;
b) sorvegliare l’osservanza del RGPD e delle altre normative relative alla protezione dei dati, fermo restando le responsabilità del Titolare e del Responsabile del trattamento.
Fanno parte di questi compiti la raccolta di informazioni per individuare i trattamenti svolti, l’analisi e la verifica dei trattamenti in termini di loro conformità, l’attività di informazione, consulenza e indirizzo nei confronti del Titolare e del Responsabile del trattamento;
c) sorvegliare sulle attribuzioni delle responsabilità, sulle attività di sensibilizzazione, formazione e controllo poste in essere dal Titolare e dal Responsabile del trattamento;
d) fornire, se richiesto, un parere in merito alla valutazione di impatto sulla protezione dei dati (DPIA) e sorvegliarne lo svolgimento;
e) cooperare con il Garante per la protezione dei dati personali e fungere da punto di contatto per detta Autorità;
f) verificare la tenuta dei registri del Titolare e del/dei Responsabili sul trattamento.
Tratto da:I Quaderni ANCI
INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI ai sensi dell’articolo 13 - del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196